Kuala Lumpur: cena in pole position

Alle 7.30 di mattina, con più di un’ora di ritardo, il mio volo atterra a Kuala Lumpur. 

Certo che viaggiare in notturna è pesante. E’ vero che ci si guadagna in tempi, ma all’arrivo si è sempre ko. Il momento più brutto è quello del controllo passaporti, perché è infinito. Stai in coda più di mezzora, in completo dormiveglia. Poi, ottenuto il fantomatico timbro d’accesso, ecco la corsa a ritirare i bagagli. Sono andata al rullo sbagliato, nel senso che la provenienza era sempre Colombo, ma una compagnia diversa. Quando ho capito l’errore (visto che per dieci minuti ho aspettato lì in completa solitudine ….) è iniziata una corsa ancora più veloce verso il rullo giusto, ed ecco che era rimasta la mia valigia che girava sul nastro in totale solitudine! Sospiro di sollievo!
Dopo inizia l’avventura per andare a prendere il bus, una tipa mi dà informazioni e mi ritrovo in un’area piena di limousine. E certo, perché non affittare una limousine di prima mattina? 
Il bus al contrario costa appena10 ringgit, poco più di due euro, ed il tragitto per arrivare in città dura oltre un’ora.  
Dalla stazione centrale prendo un taxi, ed anche lì l’ennesima scoperta: perché il tassista mi dice che devo comprare il biglietto in stazione. Il mio cervello fatica sempre di più a carburare: ma se prendo il taxi a che mi serve il biglietto? Ed invece è così: in stazione acquisto un biglietto da 18 riggit (4 euro), e il tassista può portarmi dove voglio. Hai capito questi malesi? Mica male!

Arrivo al Mercu Summer Suites intorno alle 11. L’ho trovato su AirB&B, 10 euro a notte, mi aveva colpito la piscina faraonica delle foto, e ho prenotato di botto, senza leggere nulla. Arrivata lì ho capito che non si trattava di un appartamento, ma di una sorta di loft con sei letti, maschi e femmine! Effettivamente il prezzo era un po’ troppo irrisorio, per una location del genere... E’ vicino alle PETRONAS Twin Towers, i grattacieli più alti di Kuala Lumpur, il loft è al 33esimo piano, la piscina all’11esimo, tutto lusso! Li per lì mi sono detta che non era poi male avere una stanza condivisa, avrei potuto fare amicizia e visitare la città in compagnia, non avevo fatto i conti però con i reali condomini: ognuno si fa i fatti suoi, neanche la curiosità di chiedermi come mi chiamo, e vabbè, amen!

La scoperta di Kuala Lumpur è iniziata, allora, in modo easy. Prima ho dormito un paio d’ore, poi sono andata ad inaugurare la piscina, l’acqua era fredda e questo ha fatto sì che mi riprendessi alla grande! 
Verso le 5, è iniziato il mio primo tour. Arrivare alle Petronas non è stato difficile, è bastato uscire dal dedalo dei palazzoni e raggiungere l’arteria principale, alzare gli occhi al cielo, vederle svettare in tutta la loro maestosità e seguirle. Sono torri gemelle ed hanno 88 piani, per anni sono stati i grattacieli più alti di tutta l’Asia, ma poi è arrivato il Burj Khalifa di Dubai a superarle. Beh che dire…un selfie era immancabile!

Ho girato un po’ anche il centro commerciale al suo interno, una marea di piani e di settori, ho resistito meno di mezz’ora!
Così mi sono diretta alla metro per andare a visitare la ChinaTown. La metro era pienissima, ho dovuto aspettare tre corse per poter entrare. Vicino a ChinaTown c’è il Central Market, e sono due aree molto caratteristiche, dove riesci a percepire un po’ la storia di questa città, ad entrare a contatto con la sua gente, a capirne le abitudini. ChinaTown in particolare era tempestata con tutte lanterne rosse, che di notte facevano un bellissimo effetto. Mentre passeggiavo ho iniziato a sentire un certo languorino nello stomaco, mi sono fermata al primo posto per mangiare trovato tra le bancarelle, e il tizio mi ha apparecchiato subito il tavolino più esterno, stavo quasi in mezzo alla strada! Credo che mi abbia piazzato lì per essere da richiamo ad altri turisti. Ed il piano è andato a buon fine: quando io stavo per finire sono arrivati un gruppo di sei tedeschi, ed anche a loro è toccata la tavola in pole position!

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