Arrivederci Sri Lanka

Ti saluto Sri Lanka. E già, ultimo giorno, che conclude ufficialmente la seconda tappa del mio viaggio. A volte penso che sarebbe tutto più facile se ci fossero solo gli arrivi, senza alcuna partenza. Perché certe partenze ti lasciano il vuoto dentro. Ma non è un vuoto in realtà, è soltanto una sensazione apparente. E più si manifesta, maggiore è il bagaglio che ti porti dentro.
Ed io parto bella carica dallo Sri Lanka. Ripenso al giorno del mio arrivo, a quell’aeroporto che mi sembrava su di giri, al caos di Colombo, e a tutte le persone che, giorno dopo giorno, ho incrociato nel mio percorso. Mi hanno aiutato tanto, mi hanno insegnato molto.
E poi penso a questa straordinaria coppia di genitori, al loro cuore grande. Non è semplice stare dietro agli ospiti, ed io poi gli ho dato un gran da fare, con tutte le richieste quotidiane che avanzavo. Diffidate dagli stranieri, state alla larga dai giornalisti, mi verrebbe di consigliargli, con il sennò del poi. Ma so che non prenderanno minimamente in considerazione il mio monito.
I tremila appuntamenti da fissare, telefonate per prenotare il TukTuk a tutte le ore, chiamate ad amici di amici di amici, pur di farmi trovare quello che cercavo. Discussioni, contrattazioni, appuntamenti saltati, incontri tenacemente voluti. E poi questa casa, punto di approdo sicuro. Non mi sono sentita ospite a Villa Daisy B&B, perché i genitori di Dinusha mi hanno accolto a braccia aperte. Ed è bello ogni sera tornare in un posto che senti “casa”. La tavola imbandita con ogni ben di Dio, sempre a disposizione delle mie esigenze: “Lunch? Dinner?”, mi diceva in continuazione il papà di Dinusha, e poco importa se l’orario dei pasti era passato da tempo. Anche quest’oggi, di buon mattino, sono andati in un paese qui vicino, perché Daisy ci teneva a cucinarmi dei gamberoni , e sono andati a prenderli al mercato del pesce.
Resteranno indelebili nella mia mente i frutti di questa terra, gli odori, i sapori così genuini. Credo di aver mangiato ogni giorno almeno sei tipi di frutti diversi, per non parlare delle verdure, degli ortaggi, del pesce. Nella foto ve ne mostro uno, il rambutan, è dolcissimo ed è tipico di queste zone….ne ho mangiati tantissimi!
Questa mattina mi sono fatta portare di nuovo alla spiaggia di Negombo. Là dove tutto è iniziato, non ho potuto fare a meno di immortalare l’abbraccio tra questi due amanti, perché sì, forse non ve l’ho detto, ma secondo me lo Sri Lanka è anche un posto molto romantico.
Ci tengo di nuovo, pubblicamente, a ringraziare Dinusha I go to Sri Lanka Operatore Turistico. E’ nato tutto per caso: io che su facebook chiedo contatti , Sara mi risponde e mi fa il suo nome. Ci scriviamo quasi subito, Dinusha è di Verona. Coincidenza vuole che io mi trovi a Verona in quel momento, trascorrendo un weekend con i miei. Ci incontriamo alla stazione l’indomani, una chiacchiera tira l’altra, e quel semplice: “Non preoccuparti, ti do una mano io”, pronunciato da Dinusha, si è trasformato in tutto questo. Grazie di cuore!
Ed ora è tempo di rimettersi in marcia: prossima tappa? Malesia!

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