Per Elisa on the road

Alle 9 in punto questa mattina, quando ero pronta per andare a fare colazione, è andata via la corrente, e con essa ventilatore e wi-fi. Il papà di Dinusha mi ha detto che a volte la domenica succede, e di solito torna il pomeriggio prima delle 17. Anche il Mac mi stava abbandonando, aveva il 9% di carica. Poco male, mi sono detta, e ne ho approfittato per un po’ di extra sonno che, in vista dei prossimi giorni, non fa affatto male.
Mentre riposavo, risuonava nell’aria la musica di Per Elisa. Non è la prima volta che la sentivo a dire il vero, questa nenia mi ha accompagnato anche il giorno del mio arrivo. Avevo pensato che ci fosse una ragazza con il suo bel pianoforte, non distante da qui. Magari era proprio in una delle case qui intorno, la finestra era aperta ed ecco perché il suono arrivava fino a me. “Non puoi vederla per via della folta vegetazione - mi dicevo - ma sicuro è poco lontano”. 
Poi ieri , mentre ero a fare il reportage a una decina di chilometri da qui, ecco di nuovo quella musica. Ho guardato Ravindu sorpresa, dicendogli che anche a Villa Daisy B&B suonavano Per Elisa. Lui ha iniziato a ridere come un pazzo: “Ma è il Tuk Tuk che vende i gelati - mi ha risposto - fa il giro di tutto il quartiere!”. Ecco svelato l’arcano mistero!

Vabbè, torniamo a noi! Vi presento Ranjane, è la vicina di casa dei genitori di Dinusha. E’ arrivata all’ora di pranzo, mentre io stavo già mangiando, è andata in cucina e ne è uscita con il piatto pieno. L’ho invitata a sedersi al tavolo, ma ha preferito le sedie vicino al muro, però mi scrutava con la coda dell’occhio. E’ arrivata Daisy e si sono messe a chiacchierare un po’, ho capito che era la figlia dei loro vicini di casa. Non ho idea se sia stata invitata a pranzo, o se semplicemente si è presentata ma, l’impressione che ho avuto in questi giorni, è che qui sono tutti ospitali, e un posto a tavola non si nega a nessuno!
Dopo siamo rimaste da sole, c’è stato un lungo momento di silenzio e poi, finalmente, mi sono decisa a farle una domanda in inglese. Lei mi ha risposto, è venuta a sedersi al tavolo ed abbiamo iniziato a chiacchierare, non so perché ma ero convinta a priori che non mi capisse, ed invece parlava un inglese perfetto! Ha 26 anni, e tutte le mattine va a Colombo a lavorare in un ufficio. Mi ha detto che preferisce andare in treno perché l’autobus è sempre un terno a lotto, e non sai quanto tempo ci metti. Le ho detto che l’ho sperimentato sulla mia pelle quattro giorni fa, all’andata un’ora scarsa, al ritorno ci avrò messo più di due ore, e me lo ricordo come un viaggio infinito!

Eravamo arrivate alla frutta, nel senso che io stavo mangiando il cocomero, quando ecco d’improvviso la musica di Per Elisa. Io mi metto a ridere e spiego a Ranjane il motivo, dopo poco torna Daisy (che era uscita senza che me ne fossi accorta), con due ghiaccioli fragola e limone! La marca era Elephant House, ed è come la nostra Algida, ma da noi il servizio è sicuramente meno….melodico!

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