Padre Alejandro Solalinde

Tutti mi dicono che sono stata fortunata , perché Padre Alejandro non si ferma mai nell'albergo per più di due giorni , e quindi il lavoro con i giornalisti si riduce ad interviste sporadiche. Io ho passato con lui una settimana, ed in questi sette giorni mi ha dato davvero tanto . Il suo modo di approcciare le persone, la sua umiltà , eccola la sua forza: questo è quello che più mi piace di lui.
Oggi siamo stati a Salina Cruz, un posto ad una settantina di km da qui, perché lui voleva dare la benedizione ad un barbiere migrante che è riuscito dopo tanta fatica ad aprire questa attività. 
Salina Cruz è un porto petrolifero , ed è un punto cruciale per gli scambi commerciali del paese . "Andiamo a mangiare in un posto pulito, che non voglio che Romina si senta male, e neanch'io voglio sentirmi male!", ha detto scherzando a R., autista e guardia del corpo. 
Sì, la scorta, Padre Alejandro Solalinde ce l'ha dal 2012, perché è minacciato di morte dai Narcos, a causa del suo impegno sociale per i migranti.

R. ha esaudito la sua richiesta alla perfezione, siamo andati in un ristorante con vista sull'oceano, ed abbiamo mangiato pesce . Ad un certo punto sono arrivati due signori a salutarlo , e poi in meno di dieci minuti Son arrivati tre giornalisti, che senza troppi convenevoli hanno tirato fuori il telefono fatto interviste video .
Padre Alejandro è Astuto, e lo sa che la stampa è risonanza , così li ha invitati all'inaugurazione del barbiere ("almeno facciamo pubblicità al ragazzo!" , mi ha detto).
Usciti dal ristorante , dall'altro lato della strada, c'era un ragazzo che lo ha chiamato. Padre Alejandro lo ha salutato e gli ha detto di avvicinarsi, mettendo in allerta la scorta .  

Maynors è salvadoreño , e vive nell'Albergue da tre mesi, per aspettare la sua VISA Umanitaria. Ha lavorato anche in questo periodo , e si é messo da parte un po' di soldi. Venerdì è venuto a Salina Cruz per ritirare la sua Visa umanitaria , ma mentre andava a riprendere l'autobus per tornare a Ixtepec lo hanno assaltato. Da dietro, erano in tre, un colpo alla nuca ed una ferita da taglio vicino la bocca. Gli hanno rubato il denaro, 3 mila pesos, il cellulare , e lo hanno lasciato a terra . Maynors è stato due giorni a Salina Cruz, una signora lo ha aiutato a disinfettare la ferita. Ed è una signora che abita vicino al ristorante dove eravamo noi. 

Maynors mi ha riconosciuto nel momento in cui siamo entrati al ristorante, ha riconosciuto me e la mia telecamerina , e così ha aspettato che finissimo di mangiare e poi, all'uscita, si è avvicinato a Padre Alejandro . 

Il padre lo ha fatto salire in macchina con noi, "Ti riportiamo a Ixtepec ed andiamo a fare la denuncia insieme , non sei solo", lo rassicurava nel tragitto in macchina .
Maynors ci ha raccontato la sua storia, ha vissuto sette anni negli Stati Uniti, parla il russo oltre all'inglese e allo spagnolo, ed è un perito tecnico. Ha due figlie in El Salvador, e ha chiesto la VISA per poter portarle con se.

Lo guardo e capisco, cosa c'è dietro quegli abiti sporchi e quello sguardo perso. Se fossi stata sola penso che mi avrebbe fatto paura, magari lo avrei scansato , forse non lo avrei lasciato neppure parlare. Perché l'apparenza ci condiziona tanto.
Padre Alejandro invece no, vede oltre, ha visto la sofferenza nei suoi occhi , ha risposto alla sua richiesta di aiuto.

Prima di tornare all'Albergue ci siamo fermati in un ristorante per far mangiare Maynors , ed il Padre ha chiesto per lui una zuppa di pollo liquida, perché non poteva masticare niente .

"Pensavo di essere famoso qui - mi ha detto Padre Alejandro sulla via del rientro - ed invece Maynors ha riconosciuto te anziché me, c'è sempre da imparare, lo vedi? Oggi ad esempio ho capito che devo portarmi sempre un'italiana con gli occhi blu dietro!"

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