Ojo de agua

I giorni passano veloci, qui nell'Albergue Hermanos en El Camino. E' una settimana che sono qui. Mi sembra ieri che sono arrivata, e allo stesso tempo sembra che sia passata una vita. Perché le storie sono forti, si intrecciano, a volte si sovrappongono. Resta la determinazione, la voglia di arrivare, la promessa di non mollare.
Molti stanno qui nell'albergo da un mesetto, aspettano la VISA Umanitaria, che gli consente per un anno di stare legalmente in Messico. Alcuni la useranno nel senso lato della parola, per altri sarà invece solo un tramite, per arrivare al confine e cercare di entrare lo stesso negli Stati Uniti. Senza Visa ovviamente, in modo illegale. 

Con alcuni dei ragazzi siamo diventati molto amici, mi aiutano in tutto nel mio lavoro, e si improvvisano assistenti per farmi guadagnare angolature diverse delle mie riprese. Uno di loro è Joel, 24 anni, hondureño .
Parliamo tanto con Joel, dell'Honduras, di cosa significa vivere con l'incubo delle Maras, le gang che se hai ti ammazzano perché hai, e se non hai ti ammazzano perché non hai.
Non è facile la vita in Honduras, dove a 13 anni una ragazza diventa mamma. L'aspettativa di vita è di 70 anni , e con Joel abbiamo fatto il conto che una signora di 70 anni ha almeno 25 nipoti, ed è bis, tris etc etc... nonna !

Con i volontari è bellissimo, si è creata una sintonia speciale. Oggi se ne va Gabi, è stata qui per un mese, ed è una forza della natura. Solo ieri ho scoperto che ha 33 anni e due figli che la aspettano a casa. Deve rientrare perché il più piccolo va a iniziare la scuola elementare, e lei vuole essere lì il primo giorno di scuola, vuole prenderlo per mano ed accompagnarlo fino al portone. Viene dallo stato di Veracruz , e si è fatta anche lei 12 ore di viaggio per arrivare qui ad Ixtepec. 

Così ieri pomeriggio per salutarla noi volontari siamo andati ad Ojo de Agua , è un posto che sta a circa venti minuti da qui, una piscina naturale che sorge tra rocce e vegetazione. Erano le sette quasi quando ci siamo buttati in acqua, e che sollievo. In Messico la maggior parte delle donne si vergogna di mostrare il proprio corpo, e così quasi tutte ieri facevano il bagno con maglietta e pantaloni . E non c'entra niente qui l'Islam e bla bla bla, si chiama soltanto pudore. 
Siamo stati un paio d'ore all'incirca, che sono volate tra una battuta e un'altra. 

Era buio quando abbiamo preso la via del ritorno. Eravamo in otto dietro, sul pick up. Gabi e Levi stavano in piedi, guardando la strada davanti a loro. Noi altre stavamo sedute , sulla lamiera che si arroventava con il motore. Io ero lì, in mezzo a loro, con gli occhi all'insù , guardavo il cielo, l'immensità del firmamento con le sue stelle così limpide che sembravano volersi avvicinare. 
E in quel momento mi è sembrato che non ci siano distanze che tengano e che il mondo è piccolo, in fondo, considerata la vastità del cielo .

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