Hari e Malli

Oggi è stata la volta di Suneth, il cugino di Dinusha, è lui che mi ha portato a fare un giro lungo la costa. Il tour è iniziato con la visita a chiese, templi buddisti e templi induisti, è mancata solo la moschea ed avevamo coperto tutte le religioni! 

Mi piace tanto entrare nei templi, mi perdo nel turbinio di colori accesi, e poi queste statue immense , e tutto intorno dipinti che narrano varie scene di vita. In quello che abbiamo visitato oggi c’erano anche tanti leoni: simboleggiano il coraggio, la dignità e la stabilità.  

Per visitare un tempio induista ho avuto modo di sperimentare anche una nuova “attrattiva made in Sri Lanka". Camminare scalza per strada! Diciamo che fin quando c’era la terra non ho avuto problemi, l’erba mi faceva solletico ed era piacevole, un leggero disagio l’ho avvertito nel camminare sui ciottoli, ma Suneth sostiene che sia un esercizio molto salutare ed è un massaggio per i piedi… sarà! 

Suneth ha 24 anni, lavora all’aeroporto di Colombo e sta completando gli studi. Ha intenzione di trasferirsi in Nuova Zelanda tra qualche anno, ed iscriversi lì all’università. Faccio il tifo per lui!

Mi ha portato a visitare il mercato del pesce a Nerombo che sorge proprio a pochi metri dalla spiaggia. Mi ha detto che questa zona si chiama “Small Roman”, perché è abitata prevalentemente da cristiani e ci sono moltissime chiese.
Mi sono messa a ridere e gli ho detto che, letteralmente, il mio nome significa proprio: “Piccola Roma”. Hai capito? Tutto torna a volte! 

Al mercato del pesce mi sono sbizzarrita con le foto, c’erano pesci di tutte le dimensioni, anche le anguille ! Sulla spiaggia poi c’erano degli immensi teloni dove i pescatori mettono ad essiccare i pesci per 2-3 giorni, dipende dal sole. Questo lavoro di stesura è affidato alle donne.

Suneth è molto aggiornato in termini di news, sapeva del disastro dei treni che c’è stato a Bari, ed anche dell’attacco di Nizza.
“Italian Prime Minister, the young one, is very good, right?”, mi ha detto ad un certo punto in macchina. Gli ho risposto che sicuramente è meglio di quello che c’era prima, “oh, Berlusconi!”, ha incalzato lui senza darmi neanche il tempo di finire la frase! 

Nella foto vi presento i genitori di Dinusha, i mitici proprietari di Villa Daisy B&B. Ieri pomeriggio quando sono tornata li ho trovati così… con qualche escoriazione di troppo. Erano usciti con il motorino e sono caduti. Nulla di rotto per fortuna, ma dovranno stare un po’ a riposo.  

Così oggi io e Suneth abbiamo portato del pesce fresco e della frutta, i genitori di Dinusha sono stati contentissimi, la mamma ha preparato il pesce in meno che non si dica e ne è nato l’ennesimo pranzo da leccarsi i baffi, ed anche di più! Perché quando io ho provato ad aprire il pesce, rigorosamente con le mani, cercando di copiare Suneth, Daisy (eh sì, la Villa porta il suo nome!) mi ha subito fermato, ha preso il coltello e mi ha pulito il pesce in un piattino, dandomi direttamente i pezzi teneri, pronti da addentare! 
Se ci fosse stata mia sorella qui si sarebbe lamentata dicendo che sono la solita viziata, ma mai come questa volta io non ho chiesto niente! In tutto ciò Suneth se la rideva, e mi ha spiegato che Daisy è abituata ad avere a che fare con gli italiani e sa che non sanno mangiare il pesce. Una volta è stato rischiato persino il soffocamento con una lisca di troppo, insomma…la prudenza per Daisy non è mai troppa! Io da parte mia mi sono goduta il pranzo come non mai, del resto dove lo trovi un simile servizio? Neanche in un hotel a 5 stelle!

Ah: quest’oggi ho imparato le mie prime due parole in singalese, HARI e MALLI. La prima significa Okay, la seconda “fratello”.

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