Chilaw, ciak si gira

Oggi me la sono presa un po’ comoda: sveglia alle 8.30, colazione alle 9 a Villa Daisy B&B. Ho incontrato le due libanesi che avevano già i bagagli pronti. Volevano andare a fare un giro a Negombo con il TukTuk, dopodiché prendere il treno per Colombo, visitare la città e nel pomeriggio ripartire per una località più a sud. Ho cercato di fargli capire che non era una buona idea visitare Colombo con le valigie a seguito, ma mi hanno risposto che per loro non era un problema, avrebbero trovato una soluzione. Non so, continuo a pensare che ancora non si rendano conto di dove siano, forse credono di andare lì e trovare un deposito bagagli..bah! Ad ogni modo non ho insistito affatto, e quando sono andate via il papà di Dinusha Hemal Fernando mi ha guardato e ha aperto le braccia, come a dire: “Contente loro!”

Alle 10.30 mi è venuto a prendere  Desh Manju in macchina, per portarmi a Chilaw, una cinquantina di chilometri a nord rispetto a Katunayake. 
Manju è un altro amico di Dinusha, ha 24 anni ed è molto in gamba. E’ appena tornato da un tour di 4 giorni nel safari con dei cinesi, e domani deve ripartire di nuovo. Il viaggio in macchina è durato più di un’ora, ma è volato tra una chiacchiera e l’altra. Anzitutto mi ha rassicurato su Colombo: ha detto che persino loro quando ci vanno usano il GPS, perché è un delirio capire le strade. Ho chiuso gli occhi e per un attimo mi sono immaginata le due libanesi che tentano di uscire dal bazar di Pettah e disperatamente di raggiungere la stazione!

Abbiamo parlato anche di quanto in Sri Lanka sia importante la fede, e di come tante religioni convivano assieme pacificamente. Buddisti, induisti, cristiani e mussulmani, ognuno ha il suo luogo di preghiera, ognuno rispetta la fede altrui. E’ bello no? 

E poi dei frutti! Gli ho detto che tante cose per me sono nuove qui, e ogni volta che per strada incontravamo qualcuno che vendeva frutta, lui si fermava e prendeva quella che non conoscevo per farmela assaggiare…che delizia ragazzi! Gli ho spiegato che a me piace molto l’avocado, ma è molto caro in Italia, costa quasi 5 euro a chilo. Lui si è messo a ridere e mi ha detto che con 5 euro qui se ne potrebbero comprare più di 100! Vorrà dire che la prossima volta che verrò mi porterò una valigia vuota e farò scorta! 

Scherzi a parte, credo che se la ricchezza di un paese si misurasse con la varietà di frutti che la sua terra produce beh…lo Sri Lanka sarebbe nella top ten dei paesi più ricchi del mondo. Mentre gli Emirati Arabi Uniti slitterebbero magicamente in fondo alla lista, perché come mi spiegava la mia amica Dania Saadi a Dubai importano tutto, perché con quelle temperature non cresce niente. Basta poco, a volte, per vedere il mondo da un’altra prospettiva…

E poi abbiamo parlato dei coccodrilli, che stando a quello che dice Manju hanno paura dell’uomo, e quindi non vivono nei fiumi dove ci sono degli insediamenti urbani. Però mi ha detto che qui in Sri Lanka è facile vederli , e così ogni fiume/canale/lago che attraversavamo scattava fatidica la mia domanda: “Ci sono i coccodrilli?”

Arrivati a Chilaw ci aspettava ShÅrù Láksh Å N , è il braccio destro di Dinusha, mente operativa di I go to Sri Lanka Operatore Turistico. Dinusha mi aveva avvisato: “Sharu riesce nell’impossibile, chiedigli qualsiasi cosa e lui si farà in quattro per riuscire ad ottenerla”. Beh, le attese sono state rispettate! 

Anche Sharu ha una bellissima storia alle spalle. Ha 25 anni, quando ne ha compiuti 19 è andato in Inghilterra a studiare, ha frequentato l’università a Londra, Business Managment. Ma la vita londinese non faceva per lui, così, dopo essersi laureato, è tornato in Sri Lanka e, insieme a Dinusha, gestisce "I go to Sri Lanka". 
“E’ libertà questo lavoro - mi ha detto - è la gioia di far vedere e far amare il mio paese ai turisti”. 
Sharu organizza vari tipi di tour, anche al safari. Ha detto che vuole portarmi a vedere gli elefanti, ma ci vogliono almeno due giorni, speriamo di riuscire! 

Con noi c’era anche la sua amica, Madu,e sono un team invincibile!

E’ grazie a lei che quest’oggi sono riuscita ad entrare in un luogo nel quale non avrei mai creduto di avere accesso, facendo foto e video. 

E per farlo sono diventata “magicamente” una giocatrice di tennis che arrivava dall’America, e che voleva fare delle foto per pura curiosità.
Insomma, questo trio fantastico ha reso la mia giornata davvero intensa e proficua, finalmente posso dire di aver trovato la storia che speravo di poter raccontare! 

Grazie amici! 

Eccoli qui, li vedete nella foto: non sono bellissimi?

P.S. Dietro di loro il lago con i coccodrilli!

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