Città del Messico

CITTA' Del MESSICO, tappa numero uno del viaggio. Tante le istantanee di queste prime quarantotto ore in suolo messicano. Un'energia dirompente , che ti abbraccia e ti avvolge nel suo turbinio... Quanto mi mancava l'America Latina!
Dei piccoli calciatori in erba sfidano il caldo facendosi il bagno nella fontana del l'Alameda Central, erano in sette, eppure gli schizzi sono arrivati in ogni dove , tra le risa e gli sguardi attoniti dei malcapitati passanti. Il quartiere della tecnologia , vale a dire dei piccoli centri commerciali Spartani con una marea di negozi tutti uguali che riparano telefoni, li sbloccano, te li vendono; hanno una miriade di dvd e di videogiochi per le varie PS, e cercano di rifilarti a tutti i costi l'antivirus per pc. 
E poi i murales di Diego Rivera, i ritratti di Frida in ogni dove, la musica, il frastuono, i mille colori, mi chiedo come facciano a non sentirsi smarriti i messicani quando vengono in Italia... !

Il primo giorno a colazione ho conosciuto Diego, un ragazzo messicano che vive negli Stati Uniti, ed era la prima volta che veniva a Città del Messico (non ricordo la sua regione di provenienza). Era entusiasta di questa scoperta, di conoscere i mille angoli della capitale : "Il Paradiso lo abbiamo qui - mi ha detto - ma ci ostiniamo a non vederlo e a cercarlo altrove". 

PICCOLO ANEDDOTO DEL VIAGGIO IN AEREO-
Sono seduta accanto ad una Donna fiorentina che mi usa da traduttore automatico. Viaggia in gruppo, si chiamano “Gli avventurieri nel mondo” e sono un'alternativa alle agenzie turistiche: si condivide un luogo d’interesse e poi si decide di partire, senza conoscersi, così anche lei che non sa dire neanche "acqua" in inglese può viaggiare in ogni dove. Peccato però che il booking non l’abbia messa vicino a nessuno dei suoi "amici", per la mia gioia incontenibile. 
Ad un certo punto inizia a lamentarsi perché con i sandali ha freddo ai piedi, intuisco quale possa essere la richiesta per il malcapitato stuart che sta per arrivare, e così io fingo di dormire e di non ascoltarla. Ma lei è temeraria, e fa tutto da sola: alza il piede, glielo fa vedere, e fa “Brrr!!!”. Lo stuart stringe le spalle. Eh no, la United non fornisce calizini ai suoi clienti, bisognerà fare un reclamo scritto!

Qui sotto, in senso orario: l'arrivo all'aeroporto dopo appena 18 ore di viaggio ; la panchina della terrazza dell'ostello; un selfie dal Mirador Torre Latino, uno dei simboli di Città del Messico; e per finire uno dei murales di Diego Rivera all'interno del Palacio Presidencial .

Ed adesso sto per salire sul bus, viaggerò tutta la notte ed arriverò domattina alle 9 ad Ixtepec. La gente è preoccupata perché Sta per arrivare l'uragano, ma io dovrei riuscire ad evitarlo, perché dovrebbe passare in un'altra direzione... Speriamo bene!

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