Eccoci all'epilogo della prima tappa del mio viaggio alla scoperta dell'Asia.
"Dubai non è costruita nell'oro", mi ha detto Dania in una delle tante chiacchierate che hanno contraddistinto le nostre serate. Forse è vero.
Al Mall of Emirates due giorni fa mi ha fermato la security, stavo facendo dei video sulla sfarzosità che di certo qui non manca, ma sono stata invitata a riporre la macchinetta: "Qui si fanno solo selfie, se non la metti via subito arriva la polizia", mi è stato detto. Messaggio semplice e chiaro.
Ieri poi, ero diretta al Gold Souq, e la metro era stracolma. Anche la metro ha un suo perché a Dubai: è divisa in carrozze, c'è la Gold Class, poi ci sono un paio di carrozze per le donne, e poi il resto è per gli uomini. Ma ieri pomeriggio non si camminava, e così sono entrata nella vettura degli uomini, e subito in tre si sono alzati cedendomi il posto. Sono rimasta sorpresa, e da quel momento ho iniziato a viaggiare sempre seduta, vagone uomini ovviamente!
Sono stati tutti gentili a Dubai, questo è vero. Stamattina ho visitato la Jumeira Mosque, ed il tour prevedeva anche una colazione a base di pancakes e formaggio. Al termine della "visita guidata" ci hanno invitato a fare domande. C'è chi ha chiesto perché le donne siano vestite di nero, e in cosa consistano i loro funerali.
Io ho chiesto se sia vero che uno dei pilastri dell'Islam prevede opere di carità a favore di chi ha bisogno, e se è davvero così perché questo paese non accoglie i rifugiati, che oltretutto sono islamici come loro. Mi è stato risposto che è una scelta politica del governo, e che comunque gli Emirati aiutano economicamente i paesi che accolgono i rifugiati (vedi Libano e Giordania).
Gli ho chiesto allora se, alla luce di tutto ciò, loro stessi si considerino dei buoni mussulmani o meno. Non mi hanno risposto.
Cosa mi mancherà di Dubai? Il fare il "morto a galla" nella piscina del Lake Terrace, e vedere le vette dei grattacieli sopra di me. Mi sentivo piccola in quei momenti, e grande allo stesso tempo.
Ma adesso è tempo di voltare le spalle ai grattacieli, e continuare nei viaggi che piacciono a me. Ed allora next stop....Sri Lanka!
Ah, questa foto è di questa mattina, stavo facendo dei video nel bus per riprendere le mega carreggiate (con il cellulare questa volta..) quando l'autista d'improvviso si ferma , apre la porta e mi invita a scendere. Io rimango di stucco, e per un momento temo il peggio, ma lui mi sorride e dice: "Selfie selfie!"
Eccolo qui allora, il mio "selfie" con il Burj-al-Arab, la Vela, l'hotel a sette stelle di Dubai. Gli ho mostrato la foto ed è ripartito, compiaciuto, con me a bordo.
A DUBAI BASTA UN SELFIE PER SOPRAVVIVERE!